
Avendo modo di incontrare molte persone non perdiamo mai occasione per scambiare qualche parola su come vadano le cose, sul periodo, le aspettative, le ambizioni.
La sensazione generale e che ci sia molto dinamismo, le persone sono tutte mediamente indaffarate per le proprie attività o per impegni; questo è senza dubbio positivo ma spesso abbiamo la sensazione di incappare in atteggiamenti di ansia, di tensioni nascenti o di stress crescente.
Ci siamo chiesti il perché di queste situazioni e se, in qualche modo, involontariamente, anche noi si stia alimentando l’isteria del periodo.
Essere troppo indaffarati porta a concentrarsi sul “fare in fretta” più che sul “fare bene” e questo per noi si traduce in una minor richiesta di progettualità a fronte della capacità di affrontare le situazioni di volta in volta.
Un progetto è una rotta, una direttrice; in StudioEco non abbiamo mai atteggiamenti imperativi e quindi non riteniamo un oltraggio distanziarsi da quanto predisposto. Spesso allontanarsi dal conosciuto porta a scoperte interessanti e percorribili.
Una cosa diversa invece è intraprendere iniziative senza il presupposto di un pensiero, di un ragionamento, di un progetto, per la fretta di iniziare, di presentare un’istanza, di ottenere un’autorizzazione.
Navigare a vista, senza meta, porta più facilmente a perdersi più che a nuove scoperte per cui, va bene essere energici, attivi e dinamici, ma torniamo a prenderci il tempo per la progettazione!
Nell’immagine: attività di elaborazione progettuale BIM in StudioEco